Gressoney Saint Jean (AO) |
La caratteizzano accessibili passeggiate di fondo valle, una rete sentieristica capillare per raggiungere mete paesaggistiche di rilevante interesse. Il sistema viario risulta dotato di marciapiedi che accompagnano la viabilità carraia. Nelle vie interne è privilegiata la viabilità ciclopedonale. Sono disponibili numerose aree giochi attrezzate per bambini di varia età e un parco nelle immediate vicinanze del centro paese con la presenza di un lago. Numerosi villaggi con edifici di architettura tipica con basamento in pietra e piani superiori in legno (Stadel) sono collegati da una rete sentieristica accessibile e diffusa.
Gressoney St Jean e l'alta valle omonima, conosciuta anche come Valle del Lys dal nome del torrente che la percorre, furono colonizzate a partire dal XIII secolo dalla popolazione Walser, di origine alemanna, della quale Gressoney conserva tradizioni linguistiche, architettura e cultura originarie che hanno plasmato un ambiente particolarmente ricco e curato. Tutt'ora troviamo numerosi episodi di antropizzazione del territorio con tipici villaggi Walser. Fino alla fine del '600 l'economia dell'alta valle di Gressoney fu prevalentemente agricola. A partire dal '700 si sviluppò il commercio con le aree a Nord del Monte Rosa, in particolare con la Svizzera e Gressoney venne conosciuta come la Valle dei mercanti. L'attività commerciale fiorì per più di due secoli fino alla fine dell'800. A partire dalla seconda metà dell'800 Gressoney conobbe i primi visitatori inglesi e nacquero i primi alberghi per viaggiatori/"touristi". A inizio '900 Gressoney fu scelta come residenza estiva dalla regina d'Italia Margherita di Savoia. Nello stesso periodo, ebbe inizio l'industria idroelettrica a servizio dello sviluppo industriale. A partire dal secondo dopoguerra videro la luce i primi impianti di risalita per lo sci e dal 1960 lo sviluppo immobiliare legato al moderno turismo cambia il volto della valle seppur senza snaturarnlo. Dal 1985 avveduti strumenti urbanistici e un'attenta tutela paesaggistica, ambientale e idro-geologica consentono uno sviluppo equilibrato del territorio.
A Gressoney St Jean è presente la chiesa di San Giovanni Battista risalente al 1500, il Castel Savoia, residenza della regina Margherita di Savoia che sorge nella località chiamata Belvedere in ragione della splendida vista che da lì domina tutta la vallata fino al ghiacciaio del Lyskamm. Il museo della fauna Alpina dove viene custodita la collezione di trofei e armi da caccia del Barone Luigi Beck Peccoz discendente di una nobile famiglia Walser.
La regina dei prodotti caseari dell'alta valle di Gressoney è la "Toma di Gressoney": si tratta di un formaggio a latte crudo, parzialmente scremato, a stagionatura minima di 90 giorni, ma migliorabile oltre l'anno. Oggi il marchio è registrato e consente produzioni sia di caseificio sia di piccoli produttori anche in alpeggio. Tipica di Gressoney è la produzione della coscia essiccata di capra (il "violino" di capra), la moccetta di capra. Ricetta storica proposta da alcuni ristoranti locali sono gli Chnefflene con fonduta (piccoli gnocchetti a base di farina e acqua).
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