La via Romana che da piazza San Sebastiano raggiunge (ora più o meno evidente) il colle di Tenda, detto anticamente Cornio, ci riporta a secoli lontani. La valle Vermenagna, durante l'impero romano, faceva parte della Provincia delle Alpi Marittime, i suoi abitanti godevano della cittadinanza romana ed erano sotto la giurisdizione di Pedona, l'attuale Borgo San Dalmazzo. Alla caduta dell'impero romano, l'abbazia di San Dalmazzo con l'attiguo monastero dei benedettini, a sua volta dipendente dalla diocesi di Asti, divenne il punto di riferimento più autorevole della valle. Nel secolo XIII Limone è nell'orbita dei Lascaris, conti di Tenda e vi resta per quasi tre secoli: un comune fiero e libero sotto discreta sorveglianza e tasse correnti...
Verso la fine del 1500 Limone passa dai Lascaris ai Savoia, già presenti indirettamente da decenni grazie al matrimonio di Rainero o Renato di Savoia (figli illegittimo di Filippo Senza Terra) con la contessa Anna Lascaris di Tenda. Nel 1581 i comuni di Tenda, Limone e Vernante giurano fedeltà a Carlo Emanuele I di Savoia: il primo che tenterà il traforo del colle di Tenda, progetto iniziato e abbandonato dopo pochi metri di galleria. Di rimando viene invece costruita una nuova strada che migliorerà di molto il transito nella valle Roya e viene messa la prima pietra della Cà, possente caravanserraglio sui tornanti sud del Colle di Tenda.
Nel 1614 il conte Federico Tana di Chieri riceve in feudo dai Savoia il Comune di Limone che a sua volta ottiene un proprio stemma d'argento, al limone gambuto e fogliato al naturale.
Nell'anno 1630 infuria una grave pestilenza (la famosa pesti di Milano narrata nei Promessi Sposi) che riduce la popolazione a metà; la gente fugge nei boschi e chiede aiuto a Vernante di pane bianco e vino.
Nel 1744 il paese è coinvolto nella guerra di successione austriaca: scampato per miracolo alla rappresaglia dei Gallo-ispani, il Comune fa voto d'una messa solenne annuale nella festa della Madonna del Rosario.
Nel 1780 il duca Vittorio Amedeo III dà inizio ai lavori per la costruzione della nuova strada carrozzabile Cuneo-Nizza e si riprende per la seconda volta il progetto del traforo. Ma causa le difficoltà tecniche, dopo un anno di lavoro e appena cinquanta tavole di galleria, si rinuncia.
Il 12 agosto 1809, da Tenda arriva Pio VII, prigioniero di Napoleone Bonaparte. Dopo una breve sosta in paese, il papa raggiungerà Savona passando per Cuneo e Mondovì. Dodici coulant (portatori) limonesi hanno l'onore di trasportare il papa nella salita e nella discesa del colle delle Carcare.
Nel 1830 Limone è capoluogo della valle con la pretura, dogana, esattoria, banco del sale e tabacchi, ufficio postale con stazione e cambio dei cavalli e con il colle di Tenda sempre aperto. La scuola ha un maestro di grammatica e uno di latino: dal 1846, grazie al lascito d'un padre cappuccino, anche le bambine possono sedere sui banchi di scuola.
Nel 1882 Limone è un enorme cantiere: infatti, una dopo l'alta, si realizzano opere possenti: i forti militari Pepino, Tabourda, Colle Alto (Centrale), Margaria, Pernante, Giaura e finalmente il traforo stradale del colle di Tenda.
A cavallo dei secoli XIX e XX viene aperta la grande galleria del Colle di Tenda, opera maggiore della linea ferroviaria Cuneo-Limone-Ventimiglia-Nizza (ultimata nel 1928). Un'opera di respiro europeo! Nell'arco di 50 anni, la ferrovia ed il turismo, prima estivo e poi invernale, trasformeranno totalmente il paese conosciuto e posseduto dalla contessa Anna di Tenda.
Dopo le due guerre mondiali che hanno seminato, come dappertutto, distruzione morte e ferite insanabili, Limone ha vissuto anni di notevole prosperità economica, affermandosi come rinomato e frequentato centro turistico.
Curiosità Situata tra le Alpi Marittime e Liguri, Limone Piemonte è una caratteristica conca alpestre contraddistinta dalla notevole presenza di pendii prativi, che hanno favorito il nascere dell'attività turistica a cavallo tra l'800 e il 900. Nei primi anni del 900 ha fatto seguito lo sviluppo degli sport invernali, quella che è oggi la "Riserva Bianca": 80 km di piste servite da moderni impianti di risalita che da poca distanza del centro storico portano su fino a 2000 metri di quota. Sul finire degli anni '70 Limone ebbe l'onore di ospitare alcune gare di Coppa del Mondo di sci alpino femminile.
Limone Piemonte (la seconda parte del nome risale al 1862) il significato e lo stemma richiamante il frutto sono da sempre oggetto di interesse e di studio. Varie sono le interpretazioni del nome, si va dal (forte) legame con la costa dove i limoni sono ben presenti, all'etimologia della parola: "li monti" passando per "olmo" e "leimon" che in greco significa luogo prativo ed erboso... Per quanto concerne lo stemma, formalmente risale al 1614 definito "color d'oro, co' due foglie verdi in campo argento". Nel 1932, venne emesso il Regio Decreto di concessione dello stemma. Nota curiosa le foglie passano da due a tre.
"Limone Piemonte la montagna delle 2 riviere", così recitava uno slogan promozionale della località, proprio in virtù della vicinanza al mare, distante poco più di 50 km in linea d'aria. Il centro storico di Limone (così come per Limonetto) con le case ben ristrutturate, ricche di particolari ed elementi locali (pietra e legno) sempre più bello ed elegante, è il vero e proprio cuore turistico della località. Da circa mezzo secolo zona a traffico limitato, per offrire al turista tranquillità e relax.
Un cenno va alla "Via del Sale", percorso su strade bianche ex militari che dal Colle di Tenda portano... al mare: un vero paradiso per gli amanti delle MTB e non solo.
Eccellenze monumentali
- Chiesa parrocchiale San Pietro in Vincoli
- Fontana con busto di San Pietro in Via Roma
- Strada romana in particolare i tratti a valle e a monte di Limonetto
- Galleria "di Napoleone"
Eccellenze Eno-gastronomiche
- Formaggi d'alpeggio
- Miele
Contatti Municipio
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Informazioni Turistiche Ufficio IAT Tel. 0171 925281
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Bandiera Arancione dal Dicembre 2019
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