Amandola (FM) |
La Città di Amandola è famosa anche per le sue numerose e pregiate tipicità gastronomiche. Il nostro viaggio dedicato ai peculiari gusti del territorio amandolese, parte da quello che nell'antichità era chiamato il "nettare degli dei", il miele. Da sempre prodotto legato alla tradizione della Città, sa deliziare il palato grazie alle molteplici varietà floreali spontanee, caratterizzato da specie nettarifere di vario genere, tra le più note: acacia, tiglio, castagno, millefiori, melata. Inoltre è stato riconosciuto e premiato a livello regionale e nazionale per la sua elevata qualità. Altro prodotto tipico, meritevole di una particolare menzione, è il formaggio e i suoi tantisimi derivati. Mozzarelle, burrate, ricotte, stracchino, latte di varia tipologia, numerosi formaggi e tanto altro.
Aperto al pubblico dal 1989, al suo interno è possibile conoscere nei minimi dettagli tutti gli aspetti propri del Parco Nazionale: parole ed immagini guidano ogni visitatore lungo un percorso alla scoperta dei vari ambienti, della flora, della fauna, delle leggende, dell'arte, della storia e della cultura popolare. Dopo il sisma del 2016, molti edifici religiosi, chiese e cappelline, sono state danneggiate e i tanti capolavori artistici al loro interno andavano recuperati, salvaguardati e posizionati in un luogo sicuro e adatto. Così il Comune di Amandola ha pensato, insieme al sostegno del MIBACT, di allestire presso la ex Colegiata un Deposito permanente di Opere d'arte. Situato al terzo piano, ospita una mostra permanente che riunisce tutte le opere raccolte delle Chese della Città danneggiate dal noto terremoto.
- il Cristo ligneo del XII secolo (sull'opera sono in atto numerosi studi e teorie che secondo le quali il Cristo potrebbe essere anche la raffigurazione dell'Imperatore del Sacro Romano Impero, Carlo Magno) - San Raffaele e Tobiolo - Angelo Custode di Antonio Mercurio Amorosi
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