Sant'Agata dè Goti (BN) |
![]() La città storica si erge su una terrazza tufacea tra il Martorano e il Riello, due affluenti del fiume Isclero, che formano uno spettacolare incrocio di profondissimi valloni, in era geologica epicentro di un violentissimo sisma; l'intera città si sviluppa alle falde del monte Maineto (556 m), oltre il torrente Martorano. Tutto il territorio comunale si distende alle falde del monte Taburno con un' escursione altimetrica di 1283 metri, con un minimo di 40 ed un massimo di 1323 metri: monte ricco di sorgenti ed infatti le fontane della Reggia di Caserta sono alimentate da acque estratte da questo territorio (sorgenti del Fizzo) e convogliate nell'acquedotto carolino, architettato da Luigi Vanvitelli, che attraversa per molta parte del suo percorso le colline prospicienti Sant'Agata.
Curiosità Sant'Agata de'Goti fa parte del Parco del Taburno-Camposauro. Allo sguardo attento di chi passeggia lungo le vie o i sentieri dei monti che circondano la città, si presentano varie specie di animali tra cui: il cinghiale, la volpe, la lepre, il fagiano, lo scoiattolo, la cornacchia grigia, il merlo, il riccio, la talpa. Il visitatore, alzando lo sguardo, può scorgere il volo maestoso della Poiana e del Falco Gheppio. Il suo patrimonio storico-architettonico è ricchissimo ed ottimamente preservato. Tra le chiese una particolarità: San Menna conserva al suo interno una delle pavimentazioni a mosaico tra le più antiche databili dell'Italia meridionale.
Eccellenze
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